La cantina è sicuramente uno dei luoghi più rappresentativi della vita soranese dei tempi
passati e rimane ancora oggi uno dei posti preferiti per ritrovarsi in compagnia di amici e
passare qualche momento in allegria. Nell'epoca in cui Sorano era un piccolo borgo di
campagna dove l'agricoltura era la sola attività produttiva e ognuno coltivava la propria
vigna, la produzione del vino era un'opera artigiana e la cantina serviva a questo; dalla
vendemmia alla svinatura era una viavai quotidiano per controllare se il mosto avesse iniziato
a bollire, per "appozzare" l'uva e per finire il vino vecchio che sarebbe durato ancora qualche
mese.....



Vere e proprie grotte scavate a furia di piccone in profondità
nel tufo su cui è costruito sorano, sono composte in genere da
una stanza a livello del terreno, il cosidetto tinaio, e una più in
profondità il bottaio, raccordate da un cunicolo in discesa chiamato gola che in
qualche caso raggiunge una lunghezza di diverse decine di metri; per queste loro
caratteristiche e soprattutto grazie alle proprietà termoisolanti del tufo le cantine
mantengono una temperatura e un'umidità costanti durante tutto l'anno perfetta
per il mantenimento naturale del vino.
Come si può ben intuire la Festa delle Cantine non è proprio una novità per i soranesi e
già negli anni passati sono state organizzate delle edizioni sporadiche per tenere viva
una tradizione che con il progressivo abbandono delle campagne si sta purtroppo perdendo
e che noi vogliamo invece ricordare e trasmettere. Alla salute!!!!!